Chi trasgredirà l'ordinanza dovrà pagare una multa tra i 120 e i 300 euro
MILANO - E’ entrato in vigore questa settimana il divieto di girare per le strade di Barcellona in bikini, imposto il mese scorso al termine di una campagna condotta dai residenti e appoggiata da alcuni amministratori locali, stufi di vedere turisti più o meno seminudi vagare per la città catalana.
L'ORDINANZA - Chi trasgredirà l’ordinanza e sfoggerà il bikini sulle ramblas (sebbene le direttive sull’abbigliamento «consono» siano ancora piuttosto vaghe) dovrà pagare una multa fra i 120 e i 300 euro, mentre la sanzione sarà più pesante (fra i 300 e i 500 euro) per coloro che usciranno dai confini delle spiagge per nudisti (è successo). Le sole eccezioni riguardano le spiagge e le strade adiacenti e la passeggiata fronte mare: qui il divieto non verrà imposto, fermo restando l’obbligo di mantenere un comportamento decoroso. «La gente che vive qui non ce la fa più a tollerare la vista di turiste in bikini o uomini a torso nudo e senza camicia in giro per strada – ha spiegato alla stampa Assumpta Escarp, consigliera municipale di Barcellona e fra le firmatarie del divieto – e per questo vogliamo mantenere un certo standard». Già lo scorso anno a Barcellona si era tentata un’iniziativa analoga, tappezzando la città di poster che ritraevano una coppia di turisti in costume da bagno e una riga rossa posta sopra il loro look, quale suggerimento a non indossare tale abbigliamento almeno durante le visite alle attrazioni più importanti, come la Sagrada Familia. Ma visto che l’invito non aveva ottenuto grande seguito, quest’estate si è deciso per la linea dura, con l’entrata in vigore del divieto e della corrispettiva multa, mentre la nuova regola è stata pubblicizzata non solo tramite stampa e tv, ma anche distribuendo 15mila opuscoli informativi in tutta la città.
Simona Marchetti01 giugno 2011
http://www.corriere.it/esteri/11_giugno_01/bikini-barcellona-marchetti_11f2579c-8c49-11e0-a34b-093db30f09b8.shtml
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Che ne pensate? Vi sembra un'essagerazione o una decisione corretta?
Esther Corniero
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